Fragolarosa ne vuole di più
Il club era avvolto da un’atmosfera densa, vibrante, elettrica. Luci soffuse, velluti rossi e ombre
che si muovevano sinuose tra i tendaggi. Fragolarosa non era nuova a certi giochi erotici, ma quella sera sentiva un brivido speciale scivolarle lungo la pelle. Oggi voleva sentirsa dominata al club.
Aveva sentito parlare di lui. Lo chiamavano Il Sculacciatore. Un uomo dal fascino oscuro e magnetico, esperto di BDSM e maestro nell’arte dello spanking. Si diceva che le sue mani fossero strumenti di piacere e castigo, capaci di lasciare segni rossi non solo sulla pelle, ma nell’anima di chi si abbandonava a lui.
Vestita con un abito nero sensuale, sorseggia un bicchiere di vino rosso. Oggi il club la eccitava in modo particolare, voleva qualcosa di nuovo. La sua vita di coppia attraversava un periodo spento. Fragolarosa era consapevole dei rischi che porterebbe una relazione extraconiugale, ma oggi cercava piacere e eccitazioni nuove. L’idea della sottomissione la intrigava e, quell’uomo sul palco del club, la eccitava a tal punto da non pensare alle conseguenze.
Si avvicinò al palco, dove un’imponente figura maschile dominava la scena. Il Sculacciatore la
notò immediatamente. Con un cenno del capo la invitò a raggiungerlo. Fragolarosa sentì brividi sullaa pelle, il cuore batte impazzito, mentre i suoi tacchi risuonavano sul pavimento di legno.
“Ti aspettavo,” disse lui con un sussurro audace e eccitante , sfiorandole il viso con un dito. “Hai mai provato eccitazione?”
Lei si morse il labbro inferiore e scosse la testa. Era stata sculacciata in modo giocoso altre volte, ma sapeva che quella notte sarebbe stato diverso. Era pronta a sottomettersi completamente.
Il pubblico si fece più silenzioso mentre lui la faceva inginocchiare. Le sussurrò all’orecchio: “Devi imparare a rispettare le regole del gioco. Se vuoi fermarti, hai una sola parola di sicurezza.”
“Fragolarosa,” rispose lei con un sorrisetto, scegliendo il nome che ormai rappresentava la sua parte più audace.
Lui annuì, compiaciuto. Fragolarosa si sdraia sulle sue ginocchia, con il sedere, sodo e tondo, pronto ad ogni soddisfazione erotica. Le mani di lui scivolarono lungo le curve perfette della sua pelle. Il vestito nero si solleva e rivela la lingerie di pizzo che, sotto le luci del palco, accresce la bellezza provocante di Fragolarosa.
“Contiamo insieme,” sussurrò, e con la prima sculacciata il fuoco si accese.
Uno. Il calore si diffuse lungo le sue natiche.
Due. Il dolore e il piacere si fusero in un’unica sensazione elettrizzante.
Tre. Fragolarosa gemette, lasciandosi andare completamente.
Ogni colpo era studiato, calibrato per farla tremare senza superare il limite. Il pubblico tratteneva il fiato, rapito dalla scena, mentre lei scivolava in uno stato di puro abbandono.
Il gioco finì, le gambe erano deboli, il respiro irregolare e il corpo caldo di eccitazione. Lui la prese per i capelli, obbligandola a guardarlo negli occhi. “Hai imparato la lezione?”
Lei annuì, mordendosi il labbro. “Posso averne ancora?”
Lui sorrise. “Sempre.”
E quella fu solo la prima notte di molte, in cui il desiderio di Fragolarosa si intrecciò con il piacere proibito dello Sculacciatore.
