Pegging
tutto quello che non hai mai osato chiedere ma ti incuriosisce da morire
Se stai leggendo questo articolo, è probabile che la parola “pegging” ti abbia fatto alzare un sopracciglio. Forse l’hai sentita nominare in una conversazione piccante, forse in un podcast o magari semplicemente ti è apparsa mentre cercavi qualcosa di completamente diverso… e adesso vuoi capire. Bene, sei nel posto giusto.
Il pegging è una di quelle pratiche che divide, incuriosisce e – per chi ha il coraggio di provarla – apre un mondo. Non parliamo solo di sesso anale o di giochi erotici alternativi: parliamo di fiducia, di intimità profonda, di esplorazione autentica del piacere. Che tu sia qui per curiosità, desiderio o semplice voglia di informarti, preparati: stai per entrare in un territorio tanto audace quanto sorprendentemente tenero.
Cos’è il pegging, davvero?
In parole semplici: il pegging è una pratica in cui una donna penetra un uomo analmente utilizzando uno strap-on, cioè un’imbracatura dotata di un dildo. Sì, esatto: si tratta di un’inversione dei ruoli penetrativi che mette al centro il piacere anale maschile, spesso ancora oggi circondato da pregiudizi e tabù ingiustificati.
Ma andiamo oltre la definizione tecnica. Il pegging è anche gioco, complicità, ribaltamento di potere e, per molti, una forma sottile di dominazione consenziente. È anche una via per scoprire nuove zone erogene, come la prostata, e vivere l’orgasmo da un’altra angolazione, spesso più intensa, profonda, totalmente diversa.
Pegging: come funziona in pratica?
Parlare è sexy (e necessario)
La prima cosa da fare? Parlare. Non c’è pegging senza consenso, senza voglia reciproca e senza una bella dose di comunicazione. Sì, anche con qualche imbarazzo iniziale: fa parte del gioco.
La preparazione è tutto
Pulizia, rilassamento, ambiente sicuro e zero fretta. Se è la prima volta, iniziare con un plug anale può essere un ottimo modo per abituare il corpo alla sensazione. Il lubrificante? Abbondante, sempre. A base d’acqua o silicone, a seconda del tipo di giocattolo usato.
Lo strumento del piacere: strap-on e dildo
Il cuore della pratica è lo strap-on, che può contenere dildo di varie forme, dimensioni e materiali. Chi è all’inizio può partire con qualcosa di sottile e flessibile, per poi evolversi man mano che aumenta la confidenza. Esistono anche strap-on con doppia penetrazione per il piacere di entrambi. Insomma, c’è un universo da scoprire.
Le posizioni migliori per il pegging (provate e approvate!)
Missionario invertito
Perfetto per mantenere il contatto visivo. Lui sdraiato con le gambe sollevate, lei sopra. L’intimità qui è alle stelle.
Doggy Style
Classico e sempre efficace. Lui a quattro zampe, lei dietro. Consente controllo e profondità, ideale per chi ha già un po’ di esperienza.
Cucchiaio
Dolce, lento, perfetto per chi vuole rilassarsi e sentirsi coccolato mentre esplora.
Lui sopra
Per chi vuole essere più attivo e gestire ritmo e profondità. Un piccolo cambio di ruolo che può rendere tutto più eccitante.
Perché il pegging piace? (Spoiler: è molto più di quanto pensi)
Piacere fisico autentico
Il massaggio prostatico, se ben fatto, può portare a orgasmi lunghi e travolgenti. Alcuni uomini lo descrivono come una forma di piacere totalmente diversa, quasi spirituale. Curioso, no?
Una nuova dinamica di coppia
Il pegging è anche un gioco di dominazione dolce, dove i ruoli si invertono e si crea una tensione erotica diversa. Non serve essere esperti di BDSM: basta voglia di provare e lasciarsi andare. Non è solo l’atto in sé, ma ciò che rappresenta. E a volte, sentirsi vulnerabili è sexy.
Feticismo? Forse sì, e va benissimo così
Per alcuni, il pegging è un feticismo vero e proprio: l’idea della donna che prende il controllo, dello strap-on come oggetto, della penetrazione inversa. E sai cosa? È assolutamente normale. Il feticismo è solo un modo un po’ più raffinato di dire “questa cosa mi accende”.
Pegging e omosessualità: facciamo chiarezza
Una delle paure più diffuse (ma infondate) è: “Se mi piace il pegging, sono gay?”. La risposta è semplice: no. L’orientamento sessuale riguarda chi ti attrae, non cosa ti piace. Il piacere anale non ha nulla a che vedere con l’omosessualità. E in realtà, liberarsene da questo pregiudizio può aprire le porte a un piacere enorme che tanti uomini ancora non osano vivere.
Come iniziare col pegging: consigli per
principianti
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Parlate. Raccontatevi le fantasie, i dubbi, le curiosità. È già eccitante così.
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Partite piano. Prima il plug, poi qualcosa di più. Non serve saltare le tappe.
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Preparate la scena. Atmosfera rilassata, musica sensuale, magari un bicchiere di vino.
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Lubrificante sempre con voi. Meglio abbondare.
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Datevi tempo. Il corpo ha bisogno di rilassarsi. Il pegging non è una corsa, è un viaggio.
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Divertitevi. Sì, può far ridere. Fa parte dell’intimità vera. E anche questo è sexy.
Il pegging è per tutti? La risposta è sì
Che tu sia etero, curioso, in coppia da anni o alle prime armi, il pegging può essere un’esperienza da vivere con libertà, fantasia e rispetto. Non è una moda, non è solo un gioco trasgressivo: è un modo per conoscersi meglio, provare piacere nuovo, e ridisegnare le regole del sesso di coppia.
Ogni corpo ha i suoi punti segreti, e il pegging può essere una chiave preziosa per scoprire uno dei più potenti e sottovalutati: la prostata. Ma soprattutto, può essere un ponte per arrivare a un livello più profondo di intimità e complicità con il proprio partner.
Pegging: la risposta finale alla tua curiosità
Cos’è il pegging? È libertà. È esplorazione. È un gesto di fiducia, di apertura e di coraggio. È il superamento di un tabù. È una porta che, una volta aperta, può condurre a un piacere straordinariamente autentico. Non è per tutti, certo. Ma se anche solo una parte di te è incuriosita… allora forse è arrivato il momento di provarlo.