Sesso in macchina
Le voglie di Fragolarosa
La pioggia tamburellava leggera sul parabrezza mentre Fragolarosa parcheggiava l’auto in un angolo appartato del parcheggio. Le luci dei lampioni proiettavano bagliori dorati sulle gocce d’acqua, rendendo l’atmosfera ancora più elettrica. Il motore si spense con un sussurro e, per un attimo, il silenzio tra loro si fece denso, carico di attesa. Lui, Lorenzo, un uomo più giovane di qualche anno, la guardava con un misto di desiderio e ammirazione.
Fragolarosa era una milf dal fascino irresistibile: labbra piene, capelli castani con sfumature ramate e un corpo sinuoso che non lasciava spazio all’immaginazione. I suoi occhi brillavano di quella luce tipica di chi sa esattamente cosa vuole. Lorenzo, atletico e pieno di energia, non aspettava altro che lasciarsi guidare dall’esperienza di lei.
La loro avventura era iniziata poche ore prima, durante una cena fatta di sguardi maliziosi e conversazioni al limite del provocante. Lorenzo le aveva chiesto, tra un sorso di vino e l’altro, quali fossero le posizioni migliori per fare sesso in macchina. Fragolarosa aveva sorriso, mordendosi il labbro inferiore, e gli aveva risposto che l’unico modo per scoprirlo era metterle in pratica. Ed eccoli lì, chiusi in un abitacolo impregnato di voglia, con la pioggia a fare da colonna sonora alla loro audacia.
Si avvicinò a lui con una lentezza studiata, lasciando che il desiderio crescesse. Le sue mani scivolarono lungo la camicia di lui, sbottonandola con una sensualità ipnotica. Lorenzo trattenne
il respiro quando le labbra di Fragolarosa sfiorarono il suo collo, lasciando una scia di brividi sulla pelle.
Le mani di lui si mossero lungo le cosce di lei, accarezzandole con una dolcezza che contrastava con il fuoco che li avvolgeva. Le grandi tette scaldano il suo cazzo che penetra subito la bocca vogliosa e umida di Fragolarosa. Il sedile reclinato divenne il palcoscenico della loro intimità. Lui la fece adagiare su di sé, e lei prese il controllo con una sicurezza che lo fece impazzire. Fragolarosa si mise a pecorina e la posizione si rivelò perfetta per l’abitacolo angusto: lei poteva muoversi liberamente, dettando il ritmo con movimenti sensuali e profondi.
I vetri dell’auto si appannarono rapidamente, creando un velo che li separava dal mondo esterno. Ma proprio mentre erano persi nel vortice del piacere, un movimento fuori dall’auto attirò
l’attenzione di Fragolarosa. Attraverso la condensa, intravide una sagoma che sembrava osservarli. Il cuore le martellò nel petto. Un voyeur?
L’idea la eccitò ancora di più. Sapere che qualcuno li stava guardando, spiando ogni loro gesto, accese in lei un fuoco ancora più intenso. Senza fermarsi, aumentò il ritmo, godendo della sensazione di essere al centro di un desiderio proibito.
Lorenzo se ne accorse e la spinse contro il sedile, prendendo il comando. Le apre le gambe, con le ginocchia poggiate sui sedili posteriori, si rivelò una delle posizioni migliori per fare sesso in macchina: intimo, profondo, travolgente. Le loro labbra si cercarono in un bacio appassionato, mentre i loro corpi si muovevano all’unisono, incuranti dello spettatore nascosto nell’ombra.
Il voyeur non perde tempo e approffitta della situazione per farsi una bella sega, con due mani che stringono e sbattono il cazzo, seguendo il ritmo di quelle grosse tette, godendo, guardando negli occhi l’eccitazione di Fragolarosa.
Lei sta per arrivare all’orgasmo ma vuole ancora sesso, insaziabile e voglioso indica con un dito al voyeur di avvicinarsi. Lui timido ma eccitato si fa coraggio. Fragolarosa vuole assaggiare il suo fallo. Lorenzo sta al gioco e apre lo sportello, il voyeur mostra orgoglioso il suo grosso cazzo. Fragolarosa si rimette a pecora, la figa è bagnata, l’eccitazione diventa padrona della notte. Mette due dita nella bocca di Lorenzo
per poi ammorbidirsi il buco del culo. E con un sussurro convincente, chiede a Lorenzo di spaccarlo. Lui la penetra, il cazzo è duro e non fatica a entrare nel culo stretto. Lei gode e le sue dita ancora insalivate entrano nella figa. Il voyeur avanza, le sue mani lasciano il cazzo e prendono la testa di Fragolarosa. Lei gode sempre di più e spompina il grosso fallo del guardone che la penetra fino alla gola. Il voyeur aggiunge l’orgasmo ma Fragolarosa lo vuole ancora in bocca, le sue labbra non si fermano, affamate di sborra.
Quando il piacere raggiunse il culmine, un gemito soffocato riempì l’abitacolo. Il voyeur si dileguò nel buio, lasciando dietro di sé solo il ricordo di un’esperienza che Fragolarosa non avrebbe mai dimenticato. Con il respiro ancora affannato, si scambiarono uno sguardo complice e risero piano, assaporando il gusto della loro audacia.
La pioggia continuava a cadere, ma dentro l’auto il fuoco della passione non accennava a spegnersi. Fragolarosa accese il motore e si allontanò lentamente dal parcheggio, con la certezza che quella non sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe sperimentato il brivido del sesso in macchina.