Un incontro da strap-on
Fragolarosa si era concessa una vacanza per spezzare la monotonia della routine. L’hotel, un’oasi immersa nel verde, era perfetto per rilassarsi, ma lei cercava qualcosa di più: un’avventura che accendesse quella scintilla che da troppo tempo sembrava spenta. Con il marito fuori per un’escursione, Fragolarosa si dedicò a sé stessa, indossando solo un accappatoio che lasciava intravedere la morbidezza delle sue curve.
Stava leggendo un romanzo sul letto, quando un colpo leggero alla porta la distrasse. Una giovane donna entrò con un carrello delle pulizie. Fragolarosa alzò lo sguardo e restò colpita dalla bellezza semplice e disarmante della ragazza: capelli castani raccolti in una coda alta, occhi grandi e dolci, e un sorriso timido che sembrava nascondere un mondo di emozioni.
«Oh, scusi, pensavo che la stanza fosse vuota!» esclamò la cameriera, arrossendo leggermente.
«Non preoccuparti,» rispose Fragolarosa con un sorriso. «Anzi, fai pure. Mi piace la compagnia.»
La ragazza, Chiara, si muoveva con una grazia naturale, sistemando i cuscini e spolverando i mobili con gesti precisi ma inconsciamente sensuali. Fragolarosa non riusciva a distogliere lo sguardo, incuriosita e attratta da quel mix di innocenza e fascino.
«Ti capita spesso di imbatterti in ospiti inaspettati?» chiese, rompendo il ghiaccio.
Chiara rise nervosamente. «Non proprio. Ma non tutti gli ospiti sono come lei.»
Quel “lei” aveva un tono particolare, una sfumatura che accese qualcosa dentro Fragolarosa. Decise di seguire l’istinto. Si avvicinò lentamente, guardandola negli occhi. «Sai, Chiara, c’è qualcosa di speciale in te.»
Chiara arrossì ancora di più, abbassando lo sguardo. «Non so cosa dire…»
Fragolarosa non disse altro. Le prese il viso tra le mani e la baciò. Il contatto fu inizialmente incerto, ma Chiara si lasciò andare presto, rispondendo con una passione che sorprese entrambe. I loro corpi si cercarono con urgenza crescente, e in breve si ritrovarono sul letto, abbandonandosi a un gioco di esplorazione reciproca.
Fragolarosa guidava Chiara con delicatezza ma anche con una sicurezza che la rendeva irresistibile. Ogni carezza, ogni bacio era un invito a scoprire nuove sfumature di piacere. Quando Chiara si sentì completamente a suo agio, Fragolarosa si alzò e aprì un cassetto del comodino, tirando fuori uno strap-on. Lo tenne tra le mani, mostrando un sorriso complice.
«Ti va di provare qualcosa di diverso?» chiese, con un tono caldo e rassicurante.
Chiara, col cuore che batteva forte per l’emozione e la curiosità, annuì. «Mi fido di te.»
Fragolarosa indossò lo strap-on con gesti fluidi, lasciando che Chiara osservasse ogni movimento. Tornò poi sul letto, accarezzandola con lentezza, sfiorando la sua pelle con labbra e mani. Prima di procedere, prese tutto il tempo necessario per preparare Chiara, usando olio profumato che scivolava dolcemente sulle sue curve. Ogni tocco era calcolato per massimizzare il piacere, ogni gesto un passo verso l’apertura totale.
Quando il momento arrivò, Fragolarosa guidò lo strap-on con estrema delicatezza, rispettando i tempi di Chiara. Il sesso anale, un’esperienza nuova per lei, fu affrontato con una miscela perfetta di passione e dolcezza. Fragolarosa alternava movimenti lenti e profondi a momenti più decisi, ascoltando i gemiti di piacere di Chiara, osservando le espressioni del suo viso. Ogni secondo era dedicato a farla sentire amata, desiderata e sicura.
Il piacere si intensificò a ogni movimento, costruendo un crescendo che culminò in un’esplosione di emozioni. Chiara tremava tra le braccia di Fragolarosa, il respiro affannato e il cuore colmo di gratitudine.
«Non avevo mai provato nulla di simile,» sussurrò, accarezzando il viso della donna che l’aveva guidata in quell’avventura indimenticabile.
«A volte le esperienze migliori sono quelle che non ci aspettiamo,» rispose Fragolarosa, posandole un bacio sulla fronte.
Le due restarono abbracciate, i corpi ancora intrecciati, godendosi il silenzio complice che seguì. Quel momento non era solo il ricordo di un piacere fisico, ma anche la nascita di un legame speciale, un’intesa che andava oltre le parole.