Fragolarosa
la Mistress che l’idraulico non dimenticherà mai
C’era un’atmosfera sospesa nella grande casa al civico 69 di via delle Tentazioni. Fragolarosa, la padrona di casa, era sdraiata su un divano in pelle nera, con indosso un kimono di seta rossa che lasciava poco all’immaginazione. La sua bellezza era disarmante: capelli neri come la notte, labbra carnose color fragola, sguardo tagliente e una presenza dominante che la rendeva la perfetta mistress.
Aveva chiamato un idraulico per sistemare un guasto sotto il lavandino della cucina. Ma chi la conosceva, sapeva bene che ogni dettaglio della sua vita era pianificato come un gioco erotico, con ruoli, desideri e segreti pronti ad esplodere.
L’arrivo dell’idraulico
Alle 10:00 in punto, il campanello suonò. Fragolarosa si alzò con eleganza e, camminando a piedi nudi sul pavimento lucido, andò ad aprire la porta. Davanti a lei, un uomo sui 30 anni, con una cassetta degli attrezzi e uno sguardo spaesato. Lui non se lo aspettava. Nessuno è mai pronto per una vera mistress.
«Buongiorno… sono qui per il lavandino.»
«Entra, tesoro. Il problema è proprio là sotto…» rispose lei con voce profonda e sensuale, indicandogli la cucina con un gesto deciso.
Lui si chinò subito per lavorare, mentre Fragolarosa si posizionava alle sue spalle, osservandolo attentamente, come una predatrice silenziosa. Aveva deciso: oggi sarebbe stato il suo giocattolo.
La Mistress prende il controllo
Quando l’idraulico finì, si voltò per parlare, ma si trovò davanti Fragolarosa seduta su una poltrona, le gambe accavallate, il kimono spalancato quel tanto che bastava a rivelare un intimo nero in pizzo.
«Hai fatto un buon lavoro… ma vediamo se sei bravo anche in altri… compiti.»
Lui deglutì, incerto. Ma la sua erezione parlava per lui. Lei gli sorrise e, senza aspettare risposta, lo fece inginocchiare. Era il suo momento. Il momento della Mistress.
Fragolarosa si sfilò lentamente le mutandine, gli ordinò di baciarle i piedi, poi di salire. Senza dire una parola, aprì un cassetto e tirò fuori uno strap-on nero con un dildo realistico.
«Oggi ti voglio mio. Farai tutto quello che ti dirò. Ti piace il pegging?»
Lui la guardò con occhi confusi, eccitati, un misto di desiderio e sottomissione.
«Non ho mai…»
«Perfetto. Amo i novizi.»
Pegging: il primo passo nella sottomissione
Con mani esperte, Fragolarosa lubrificò il dildo e preparò l’uomo con movimenti precisi, sicuri, dominanti. Lui si piegò sul divano, mentre lei iniziò a penetrarlo con lentezza, poi con forza crescente. I suoi gemiti si mescolavano ai suoi ordini, alle sue parole sporche e dolci.
Il pegging era solo l’inizio. Lei lo cavalcava da dietro, come una dea guerriera, imponendogli ritmo, sensazioni e sottomissione. Il suo corpo tremava, eppure desiderava di più.
«Bravissimo, schiavo. Ma non abbiamo ancora finito.»
Fisting: il confine del piacere
Fragolarosa lo fece sdraiare, le gambe divaricate. Con cura e attenzione, continuò a stimolarlo, spingendo sempre oltre. Lo guardava negli occhi mentre, con eleganza e sicurezza, introduceva lentamente la mano. Lubrificante, pazienza e tanto controllo. Il fisting era una pratica estrema, ma lei sapeva come gestirla, come rendere ogni gesto un’esplosione sensoriale.
Lui gemeva, sudava, ma non voleva fermarsi. Il suo corpo era ormai un tempio nelle mani della sua mistress.
La spagnola e il deep throat: lezione finale
Lo fece inginocchiare ancora. Fragolarosa si tolse lo strap-on e si avvicinò, spingendo i suoi seni morbidi contro il suo viso.
«Adesso ti insegno la spagnola… ma sei tu a dovermi soddisfare.»
Lo guidò con i seni, strusciandoli sul suo cazzo duro, mentre lui gemette di piacere, ogni sua fibra vibrava. Poi lo prese tra le labbra, guardandolo negli occhi mentre gli offriva un deep throat che gli tolse letteralmente il fiato.
Era tutto troppo intenso. Ma lei non si fermava. Fragolarosa non dava tregua. Lui era solo un corpo sotto il dominio della sua padrona.
Un idraulico trasformato
Alla fine, lui rimase sdraiato sul pavimento, esausto, ancora tremante. Fragolarosa si avvicinò, gli baciò la fronte e sussurrò:
«Hai fatto un ottimo lavoro, schiavo. Se il lavandino si rompe ancora… sai dove tornare.»
Il giovane idraulico uscì dalla casa con le gambe molli e un sorriso beato. La sua vita non sarebbe mai più stata la stessa. Aveva conosciuto Fragolarosa, la mistress per eccellenza. E ora, non poteva che desiderare di tornare da lei. Sempre.