Fragolarosa
l’orgasmo collettivo dell’orgia proibita
La notte era calda, afosa, intrisa di desideri repressi e fantasie da realizzare. Fragolarosa, la padrona indiscussa del piacere, indossava un corsetto in latex nero lucido, che abbracciava le sue curve in modo perfetto. Aveva organizzato una serata speciale nella sua villa. Una serata che nessuno avrebbe dimenticato.
Non era una festa qualsiasi. Era un’orgia. E non una qualunque: era la celebrazione del piacere estremo, dove ogni limite sarebbe stato superato, ogni corpo esplorato, ogni tabù abbattuto.
Fragolarosa aveva selezionato con cura gli invitati: coppie, single, donne dominate, uomini sottomessi, coppie gay e lesbiche, amanti del poliamore, tutti uniti da una sola regola: obbedire alla Mistress.
Il rituale del desiderio: Fragolarosa apre il cerchio
Alle 23:00 in punto, le luci si abbassarono, la musica si fece lenta, ipnotica. Fragolarosa salì su una pedana rotonda al centro della sala, illuminata da luci rosse e viola. Attorno a lei, una dozzina di corpi già mezzi nudi, occhi ardenti, respiri affamati.
«Benvenuti, anime libere. Stasera non siete nomi, né generi, né ruoli. Siete solo piacere puro. E io… sono la vostra Mistress.»
Un applauso carico di tensione sessuale invase la stanza. Il primo bacio tra due sconosciuti partì tra un ragazzo e un uomo muscoloso: sesso gay senza vergogna, libero, carnale. Poco più in là, due donne si toccavano a vicenda con dolcezza e desiderio: una scena lesbica tanto tenera quanto esplosiva.
Nel mezzo, Fragolarosa osservava tutto. Era la regista dell’orgia, la regina dei giochi proibiti.
Sesso orale e giochi incrociati
I corpi si unirono rapidamente. Lingue esplorarono seni, mani accarezzarono glutei, bocche si posarono su membri eretti e vagine palpitanti. Il sesso orale era ovunque. Gemiti profondi, urla soffocate, orgasmi che si rincorrevano. l’orgia prendeva sempre più calore erotico.
Fragolarosa camminava tra di loro, sfiorando le schiene, le natiche, incitando chi era più timido, punendo con dolcezza chi si distraeva.
Si inginocchiò davanti a una giovane ragazza bionda che stava praticando un doppio orale a una coppia gay. Fragolarosa la prese per i capelli e sussurrò:
«Brava piccola, ora fammi vedere come gestisci l’edging… porta quel ragazzo vicino all’orgasmo e poi fermati. Più volte. Fino a che impazzirà per venirti addosso.»
La ragazza obbedì. Lo fece tremare, lo portò al limite, poi si fermò. Lui gemeva, si contorceva, mentre la mistress lo incitava a resistere. Il piacere diventava tortura. Una tortura meravigliosa.
Poliamore e libertà: la stanza dei legami aperti
In una stanza laterale, un gruppo di amanti poliamorosi si stava godendo l’orgia in libertà più totale. Nessuna gelosia, solo scambi di corpi e anime. Un uomo baciava sua moglie mentre una donna gli leccava la schiena.
Fragolarosa li guardava con orgoglio. Era proprio quello il suo regno: un luogo dove il poliamore non era un tradimento, ma un’espressione sincera d’amore e desiderio. Dove chiunque poteva toccare, sentire, essere.
In mezzo a quei corpi, la Mistress si fece spazio e prese il controllo. Li fece inginocchiare, li legò con foulard di seta, e guidò una danza lenta fatta di sesso orale alternato, carezze precise, orgasmi trattenuti. Il suo tocco era divino, la sua voce ipnotica.
La Mistress domina la scena: orgasmo collettivo
Tornata al centro della grande sala, Fragolarosa ordinò silenzio. Gli occhi erano tutti puntati su di lei. Si fece svestire lentamente da due donne nude e, senza vergogna, salì su un trono di pelle.
«Ora voglio vedervi venire… ma solo quando lo dico io. Nessuno ha il permesso di raggiungere l’orgasmo finché la vostra Mistress non lo comanda.»
I gemiti aumentarono. L’ambiente era carico, saturo. Il profumo dell’orgia, del sesso, del sudore e del desiderio riempiva ogni angolo. Fragolarosa si toccava, si accarezzava, si masturbava con sensualità davanti a loro. Ogni suo movimento era una tortura erotica.
Poi, all’improvviso, urlò:
«Ora! Venite per me!»
Un’esplosione collettiva. Corpi che tremavano, liquidi che scorrevano, urla, baci, morsi. L’intera sala venne colta da un’orgasmo collettivo guidato dalla sola voce della Mistress. L’orgia è stata un successo.
La fine del peccato… o forse solo l’inizio
Quando tutto finì, i corpi nudi erano adagiati uno sull’altro. Stanchi, appagati, trasformati. Fragolarosa si alzò, si coprì con un mantello nero e dichiarò:
«Siete stati miei. Tornerete. Perché il vero piacere… lo conoscete solo qui, con me.»
La porta si chiuse dietro di lei, lasciando solo sospiri e un unico pensiero nella mente di tutti: “Quando sarà la prossima orgia?”